Arte e educazione
I progetti del COE di educazione attraverso l’arte non si basano semplicemente su un dialogo astratto con l’opera d’arte e con storie degli artisti, ma sono autentiche esperienze di educazione al patrimonio culturale, artistico e ambientale che mettono in relazione scuola e territori in Italia e nel mondo nella prospettiva dell’educazione alla cittadinanza globale.
L’Associazione COE promuove attività didattiche presso le sue strutture in Italia e sviluppa progetti anche all’estero coinvolgendo sempre autori, addetti ai lavori, scuole e agenzie culturali.
Educazione interculturale attraverso l’arte
La proposta di educazione attraverso l’arte del COE è sempre stata educazione al mondo intesa come concreta necessità di promuovere una intelligenza complessiva della vita e dei problemi, come la capacità di cogliere le connessioni e l’interdipendenza, rafforzando il senso di appartenenza ad una terra comune, e lo spirito di rispetto, comprensione e solidarietà (Milena Santerini, Cittadini del mondo. Educazione alle relazioni interculturali, La Scuola, 1994).
L’educazione interculturale attraverso le opere d’arte realizzate da artisti provenienti da Paesi diversi, non è stata promossa dal COE come risposta alla presenza di cittadini stranieri in Italia, ma dall’aver trovato nei progetti di cooperazione e sviluppo dell’Associazione, una ricchezza valoriale nelle culture e nelle persone. Così è nato in Don Francesco Pedretti negli anni ’80 il desiderio di condividerla con giovani, adulti, famiglie, ma anche con istituzioni come la scuola, anticipando quella che successivamente è diventata un’esigenza sociale e formativa.
L’impegno di cooperazione coi popoli porta il COE alla ricerca di tutti i valori che sono negli uomini e in tutto il creato per scoprire i fondamenti più solidi e gli strumenti più adatti per costruire insieme una società sempre più giusta, sempre più libera e ordinata nella pace.
La ricerca e l’esaltazione dei valori dell’uomo sono fonte di speranza che apre a orizzonti sempre più ampi entro i quali il mondo diventa grande paese di fratelli.
Don Francesco Pedretti
Il contributo proposto dall’educazione interculturale che privilegia l’arte come risorsa è il fattore artistico stesso, in quanto elemento strettamente culturale. Infatti, nei percorsi di educazione alla mondialità, la dimensione culturale rappresenta la differenza, il “salto” da una concezione eminentemente etico-politica ad una in cui sono predominanti gli aspetti relazionali, e dove gli altri, prima di essere cittadini di un altro stato, sono portatori di modi di vita, valori, tradizioni da conoscere e rispettare. (Santerini, 1994)
I linguaggi artistici alimentano così progetti educativi innovativi che si distinguono in quanto offrono centralità alla creatività della persona e alla sua cultura, e questo all’interno di un contesto formativo.
Sentiamo che il linguaggio dell’arte è universale e che attraversa i popoli incrociandoli e unendoli al di sopra di ogni diversità, al di là di ogni frontiera.
La promozione dell’arte è esaltante e unisce gli uomini nella gioia di nuove creazioni che comunicano a tutti sentimenti di libertà e di infinito. La promozione degli artisti di altri paesi, con cui abbiamo già rapporti di amicizia non solo è diventata più grande, ma ci ha portato a vivere notevole tempo insieme con loro.
È veramente quello che desideriamo: stare insieme, condividere la vita in giornate ordinate di impegno, sentirci della stessa famiglia e aprire il cuore agli spazi luminosi di una creatività che apre agli orizzonti e rivela nuovi aspetti della realtà.
Noi amiamo e promoviamo l’arte. Per noi non si tratta di appagamento di gusto estetico, di godimento sentimentale-spirituale, di celebrazione di uomini o di opere, ma di elemento fondamentale nell’educazione umana.
Arte significa novità di maniera d’essere, bellezza di creatura che riflette quella del creatore, brani d’armonia: un riflesso di Dio e un bisogno della creatura.
Noi non possiamo formare l’uomo senza formarlo sul piano artistico, sviluppando un istinto d’arte. È un principio per l’educazione umana e cristiana del 2000.
Don Francesco Pedretti
L’arte è la forza metaculturale in cui locale e universale si toccano, “universale” non solo in senso geografico ma soprattutto nella dimensione spirituale e divina dell’arte intesa quest’ultima come oggetto e processo artistico e dell’esperienza dell’arte. (Gabriele Bevilacqua, Didattica interculturale dell’arte, EMI, 2001).